Benedetto nacque verso il 480 a Norcia, in provincia di Perugia. Di origini nobili, all’età di 12 anni fu mandato a Roma per intraprendere gli studi letterari; tuttavia, sconvolto dalla dissolutezza dei costumi vista in città, si ritirò a Subiaco, dove fu vestito di abiti monastici e cominciò la sua ascesa spirituale.
Tre anni di vita eremitica gli valsero la stima di numerosi monaci provenienti dai molteplici monasteri presenti nei dintorni. San Benedetto cominciò così a predicare a una piccola comunità di seguaci, che crebbe in maniera esponenziale. Presto il santo finì per diventare la guida spirituale di ben 12 monasteri.
Eppure, non tutti vedevano di buon occhio l’influenza spirituale di Benedetto; tale ostilità sfociò in due tentativi di avvelenamento da parte dei suoi calunniatori. Poco tempo dopo il secondo tentativo di avvelenamento, rappresentato sul dritto della medaglia con la coppa e il corvo intento a portar via il pane imbevuto di veleno, il santo decise di spostarsi a Montecassino, dove compose la celebre Santa Regola: Ora et Labora, che prescriveva l’unione tra la preghiera e il lavoro.
La Medaglia di San Benedetto
La prima coniazione della medaglia si San Benedetto risale al 1880, l'anno del 14° centenario di nascita di San Benedetto, celebrazione per cui è stata disegnata. Guardiamola più da vicino.
Il Dritto
Al centro del dritto della medaglia spicca la figura in rilievo del Santo con la croce in una mano, e la Regola nell’altra. Entrambe stanno a significare l’opera di evangelizzazione portata avanti dall’eremita e dai suoi monaci in tutta l’Europa.
Sul margine del dritto appare la seguente frase: Ejus in obitu nostro praesentia muniamus, ovvero “Che nella nostra morte siamo rafforzati dalla sua presenza”, che rivela un’altra funzione del Santo: quella di favorire una morte serena.
Il Rovescio
A un primo esame, il rovescio della medaglia appare ancora più criptico, perché porta tutta una serie di lettere indecifrabili. È impossibile capirle se non si conosconole parole esatte cui corrispondono. Vediamo cosa si cela dietro a questi acronimi:
C S S M L | Crux sacra sit mihi lux. Nunquam draco sit mihi dux. - La Croce Santa sia la mia luce. Che il demonio non sia il mio capo.
C S P B | Crux Sancti Patris Benedicti. - Croce del Santo Padre Benedetto.
V R S N S M V - S M Q L I V B | Vade retro Satana. Nunquam suade mihi vana. Sunt mala quae libas. Ipse venena bibas. - Va indietro o Satana. Non mi persuaderai di cose malvagie. Ciò che mi presenti è cattivo. Bevi tu stesso i tuoi veleni.
Quest’ultimo elemento corrisponde al celebre esorcismo latino contro Satana. La medaglia nella sua totalità sembra suggerire l’idea di protezione. È come se ci volesse donare una soluzione, un antidoto: l’esempio di una vita di devozione e fede, riassunta nella Regola, “Ora et labora”
Infine, in cima del rovescio vediamo incisa la parola PAX (pace): il motto dei Benedettini.
Dai un’occhiata alla nostra selezione di oggetti dedicati a questo San Benedetto da Norcia, Patrono dell’Europa e degli studenti, che ci protegge dal male.
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