La transizione dal paganesimo al Cristianesimo avvenne in maniera graduale per mezzo dell’assimilazione delle ancestrali festività pagane alla nuova religione monoteistica. Il perfetto esempio di tale processo è la festa di Ognissanti che affonda le proprie radici nella tradizione pagana dei Celti, per i quali il 1° novembre rappresentava l’inizio della stagione invernale, che in un certo senso segna la morte della natura. Continua a leggere per scoprire come questa festività pagana si trasformò in una solennità cristiana.
Primo novembre: la festa di tutti i santi
Nel 609 circa, Papa Bonifacio IV designò il 13 maggio come giorno di commemorazione dei martiri cristiani, convertendo per l’occasione il Pantheon — antico tempio di tutti i dei — nella chiesa della Madonna e di tutti i martiri, conosciuta come S. Maria ad martyres. Un secolo più tardi, fu la volta di Gregorio III di dare il passo successivo. Questo Papa istituì dentro la basilica di S. Pietro un oratorio dedicato non solamente a tutti i martiri, ma anche agli apostoli e ai confessori. Nonostante fosse già presente dal quarto secolo nei rituali della chiesa antiochena, la celebrazione di Ognissanti fu finalmente fissata al 1° novembre da Gregorio IV nel 835, e successivamente estesa a tutto l’impero carolingio da Ludovico il Pio.
Sancta Maria ad Martyres, comunemente denominata Pantheon.
Il significato di Ognissanti
Secondo quanto affermato da Urbano IV, il giorno di tutti i santi è stato istituito con il fine di sopperire alle mancanze presenti nella celebrazione dei santi durante l’anno. Al pari di feste del calibro di Pasqua e Natale, è considerata una festività di primo rango; ragion per cui non solo viene celebrata con una messa vigilare, ma per disposizione del Papa Sisto IV ha anche l’ottava. Così annunciava il Pontefice il 24 novembre 1792:
[...] col desiderio di placare Dio nella Solennità di tutti i Santi, per tutta l’ottava abbiamo voluto si facessero nuove suppliche e preghiere nelle moltissime chiese aperte della città [Roma] e si usassero come rimedi dei mali le stesse tribolazioni, come dice il re profeta: «Essendo tribolato, gridai al Signore ed Egli mi esaudì». Così, attraverso le tribolazioni, si trae molto profitto perché per mezzo di esse la misericordia Ci chiama a sé; esse alimentano le virtù e le irrobustiscono, frenano i sentimenti disordinati, proteggono l’innocenza, ispirano santi desideri e Ci rendono accetti agli occhi di Dio.
Triduo autunnale
Ognissanti fa parte del ciclo di tre giorni di celebrazioni, che include Halloween (31 ottobre), Ognissanti (1º novembre) e, infine, il Giorno dei Defunti (2 novembre). Anche se viene popolarmente considerata festa non religiosa, Halloween non è altro che la vigilia di tutti i santi, come indica il suo nome, che viene da “All Hallows Eve”.
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