La figura di San Sebastiano ha sempre suscitato molta curiosità da parte dei cristiani di tutto il mondo. Solitamente è raffigurato come un bellissimo giovane seminudo, legato a un albero (o palo) trafitto da molte frecce, per commemorare il suo (tentato) martirio. Morì nel 288 dC, la sua festa è il 20 gennaio ed è considerato il Santo Patrono dei soldati, degli atleti e di coloro che desiderano una morte santa e onorevole.
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Statuìa di San Sebastiano, Diocesi di Vercelli (Italia)
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Chi era San Sebastiano
Non ci sono molte informazioni su San Sebastiano, a parte il fatto che probabilmente proveniva dal sud della Francia e fu educato a Milano. Giovanissimo, si arruolò nell'esercito romano (283 d.C.), apparentemente per aiutare altri cristiani perseguitati dai romani, poco prima dell'editto di Costantino, nel 313 d.C., che prevedeva la libertà di religione e la fine delle persecuzioni contro i cristiani . Da quando entrò nell'esercito, si distinse per l'ottimo servizio prestato, tanto che fu promosso a prestare servizio nella guardia pretoriana per proteggere l'imperatore Diocleziano in persona.
San Sebastiano, miniatura di Sandro Botticelli
Perché San Sebastiano venne condannato a morte?
Durante il suo servizio come guardia pretoriana, convertì al cristianesimo diversi personaggi di spicco, tra cui il prefetto locale. Un esempio di questo fatto è la conversione dei genitori di Marco e Marcellino, due fratelli gemelli, diaconi della Chiesa cristiana del tempo, che furono incarcerati per essersi rifiutati di fare sacrifici pubblici agli dei romani. Queste conversioni furono riferite all'imperatore Diocleziano, già famigerato per aver ordinato la morte di centinaia di cristiani, che ordinò di ucciderlo, facendolo legare a un palo su un campo di addestramento e usarlo come tiro al bersaglio. Dopo questa condanna, gli arcieri lo crivellarono di frecce, come mostrano le iconografie più famose. Ritenuto morto, gli arcieri lasciarono il suo corpo per il recupero e la sepoltura. Il corpo venne però recuperato da Irene di Roma, il cui marito cristiano fu anch'egli martirizzato. Quando seppe che non era morto ma era ancora vivo, lo nascose e lo curò, come grande segno di compassione verso quel pover'uomo che aiutò tanti cristiani durante le persecuzioni romane.
Dopo essersi ripreso completamente, Sebastiano andò alla ricerca di Diocleziano per sorprenderlo e criticarlo pubblicamente a gran voce per le sue persecuzioni e condanne a morte nei confronti dei cristiani. Sconvolto nel vedere Sebastiano ancora vivo, Diocleziano ordinò che la sua ex guardia fosse picchiata a morte con bastoni, quindi gettata nelle fogne.
Ancora una volta, il suo corpo fu recuperato da una donna cristiana (Lucina), che lo seppellì segretamente nelle catacombe di Roma.
Circa 80 anni dopo la sua morte, dopo l'editto di Costantino, il suo corpo fu trasferito in una Basilica a Roma e le spoglie del suo corpo furono condivise con una comunità di monaci in Francia. Alcuni secoli dopo, il suo cranio fu poi inviato in un monastero tedesco dove fu riposto in una teca d'argento, in uno speciale reliquiario a Ebersberg.
Rappresentazione di San Sebastiano, Il Sodoma, 1525, Galleria degli Uffizi (Firenze)
San Sebastiano Patrono di...
San Sebastiano era comunemente invocato contro la peste, allora molto diffusa. Inoltre, secondo i documenti storici, già protesse Roma dalla peste nel 680. Questa associazione con la peste potrebbe essere dovuta al fatto che sopravvisse ai colpi delle frecce e, nella credenza pagana, la pestilenza veniva generata da frecce scagliate dagli dei. Questo simbolismo è stato poi raffigurato in molte opere d'arte rinascimentali, dove gli artisti hanno dipinto vittime della peste con frecce nere nel corpo, proprio come San Sebastiano.
Oggi, invece, è considerato il Santo Patrono dei Soldati e degli Atleti, per via di questa associazione con le frecce a cui è sopravvissuto. Il fatto che fosse sopravvissuto alle frecce venne considerato un miracolo, a tal punto che la sua vera morte è sempre passata in secondo piano, anche in campo artistico: la sua vera morte, infatti, non fu mai raffigurata nel mondo dell’arte.
Se sei un soldato, un atleta o sei semplicemente molto devoto a San Sebastiano, questa magnifica statua dipinta a mano qui sotto potrebbe essere di tuo interesse e di ispirazione per le tue preghiere.
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